Missioni archeologiche subacquee dell’Università Ca’ Foscari

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TERZA SERATA DA NON PERDERE!!

scavookGiovedì 16 Marzo 2017  per il ciclo “La storia sotto il mare”  presentiamo una serata in compagnia del Prof. CARLO BELTRAME che ci illustrerà i risultati degli studi condotti su alcuni relitti da parte dell’Università Ca’ Foscari di Venezia – dipartimento di Archeologia subacquea. Le ricerche vertono sull’analisi del ritrovamento di due relitti al largo dell’isola di Meleda poco distante le coste croate. Uno dei relitti fu scoperto per caso da un sommozzatore nel 2009, i suoi resti giacciono  fra i 38,5 e i 47 metri di profondità, a poche centinaia di metri dalla costa occidentale dell’isola che tanti chiamano “lo scoglio di San Paolo”. Secondo la leggenda infatti, anche la nave che portava il Santo Paolo fu affondata dallo scoglio semi affiorante al largo dell’isola di Meleda (oggi Mljet, in Croazia), di certo è, che in quelle acque, fece naufragio anche una nave da carico proveniente da Costantinopoli o da altro porto ottomano e probabilmente diretta a Venezia. Era forse il 1580…E, poco distante, presso Capo Stoba, identica sorte toccò, nell’undicesimo secolo, ad un’altra nave veneziana, che seminò, sul fondale digradante, un carico di vetri di area palestinese ed anfore del Mar Nero che si presume contenessero vino.(ANSA).

relitto_bizantino“Quello rinvenuto è uno dei pochi relitti del XVI secolo esplorati completamente, che ci permette di approfondire lo studio della navigazione veneziana e di ottenere informazioni precise, come la data di varo della nave e quella del naufragio”, spiega il Prof. Carlo Beltrame, archeologo subacqueo dell’Università Ca’ Foscari, a capo del team di ricerca italiano. “A rendere unica la scoperta è, inoltre, il ritrovamento degli oggetti di ceramica di Iznik (ceramica di grande pregio prodotta in Anatolia fra il XV e il XVII secolo, ndr) mai trovati finora all’interno di un relitto e raramente in altri contesti archeologici”. (fonte sito National Geographic )

Si parlerà di queste interessanti testimonianze sull’intenso rapporto commerciale fra la Repubblica di Venezia e l’Impero Ottomano, ma anche di altro, come ad esempio il progetto denominato “Le Vie del Marmo” diretto sempre dal Prof. Beltrame. Un vero e proprio viaggio sottomarino, una ricerca archeologica tra i carichi di marmi di età romana imperiale naufragati nei mari dell’Italia meridionale. Ricerche effettuate su relitti datati preliminarmente al III sec d.C. e che portavano carichi di marmi orientali e affondati in Calabria e nel mare di Sicilia  (fonte sito Università Ca’ Foscari Venezia).

…E che dire della prima scatola di latta della storia rinvenuta nel brigantino napoleonico affondato nell’Adriatico?

Il brigantino italo-francese Mercure (Mercurio)  faceva parte della flotta del Regno d’Italia, quando, nel febbraio 1812, partito dal porto veneziano di Malamocco venne attaccato dal brigantino inglese Weasel. Dopo circa 40 minuti di combattimento gli inglesi colpirono il deposito d’armi del Mercurio causando un’esplosione, che provocò il naufragio della nave e la morte dei membri dell’equipaggio. Il relitto giace ora a 16 metri di profondità, a circa nove chilometri da Punta Tagliamento, lungo il confine fra Veneto e Friuli Venezia Giulia. “Abbiamo trovato botti, posate, bottiglie, calderoni, flaconcini di profumi e medicinali, piatti e una tazzina da caffè in porcellana”, spiega il Prof. Beltrame. “Ma la scoperta più interessante è stata quella di un contenitore in latta, il primo ritrovato finora, usato per la conservazione di cibi”. Il Mercurio ha un’importanza fondamentale dal punto di vista archeologico”, prosegue il professore, “non solo per via dell’enorme quantità di oggetti recuperati, in eccellenti condizioni di conservazione, ma soprattutto perché siamo di fronte all’unico relitto noto di una nave del Regno d’Italia napoleonico. Mai prima d’ora, inoltre, era stato ritrovato un numero così elevato di scheletri in un così buono stato provenienti da un relitto affondato nel Mediterraneo”. (fonte sito National Geographic )

Questo e altri importanti risultati quindi verranno presentati in questa serata, frutto di studi di campagne di ricerca archeologica subacquea diretti e/o coadiuvati dalla nostra Università Veneziana, relitti che ci parleranno della nostra storia, del suo fascino e di grandi interessanti scoperte…

Vi aspettiamo come sempre numerosi.

 

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