LEGGE DI DALTON

“In una miscela di gas la pressione che un singolo gas esercita rispetto alla pressione totale della miscela viene detta PRESSIONE PARZIALE (Pp) di quel gas.”
Q = K x Pgas (K = costante di Henry)

Scuba guy times the eventI gas si trovano spesso miscelati fra loro come ad esempio nell’aria. Lo scienziato inglese John Dalton (1766-1844) studiò nei primi anni dell’800 le miscele gassose e arrivò alla conclusione che i gas ideali miscelati non interagiscono fra loro e quindi si comportano in modo indipendente l’uno dall’altro.

Quindi per una miscela gassosa composta dai gas A, B, C la pressione totale si esprime
matematicamente con questa relazione:
P. TOT = PA + PB + PC

E’ importante conoscere questi fenomeni perchè la Pp di un gas influenza gli effetti biologici del gas stesso, e le sue interazioni con il corpo umano provocano effetti sul metabolismo variabili a seconda delle Pp a cui il gas è disponibile.

In ambito subacqueo ed iperbarico la legge di Dalton risulta essere una delle leggi fondamentali per le miscele respiratorie ed i loro componenti. La pressione totale esercitata da una miscela di gas è data dalla somma delle pressioni che ciascun gas eserciterebbe se fosse presente lui solo ed occupasse il volume totale occupato dalla miscela. La camera iperbarica emula un ambiente come quello dei fondali marini, soggetto a pressione e simulando una “risalita” (cioè diminuendo costantemente la pressione) facilita il riequilibrio tra i gas disciolti e la pressione esterna.

L’aumento della pressione esterna, nell’immersione, si traduce in un aumento della pressione dell’aria alveolare e cioè delle singole pressioni parziali dei gas che la compongono (Legge di Dalton). Tralasciando l’azoto, l’aumento di pressione parziale di O2 non potrà che consentire il mantenimento della saturazione di ossigeno del sangue per un periodo più lungo mentre l’aumento della CO2, da valori iniziali minimi, sarà poco influente e aumenterà in rapporto al lavoro muscolare nel tempo trascorso senza ricambio. Teoricamente quindi, ad una certa profondità, l’apnea potrebbe prolungarsi più che in superficie… ma bisogna risalire per respirare! Qui si nasconde il pericolo maggiore, perché risalendo, diminuisce la pressione esterna e quindi anche quella parziale dell’O2. Da 10 m alla superficie si dimezza! Gli scambi alveolari sono possibili fino a una pressione parziale di circa 66 mbar, quindi un valore che sul fondo poteva essere ancora sufficiente allo scambio tra alveoli e sangue, dimezzandosi interrompe l’ossigenazione del sangue e, negli ultimi metri della risalita, può provocare una sincope.

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